Ma quale "poeta"

Se proprio vuoi, puoi chiamarmi "poeta",

ma in verità, solo un’uomo che vuoi sognare!

Che sa gioire, soffrire e soprattutto amare.

Perché non sono e non sarò mai un superficiale.

Da tempo i valori li cercai, in un'equa morale.

In questa civiltà globale, dove il potere continua a

dominare,

per il sprezzante gusto, poi di soggiogare.

Perciò per me, sarà solo "poesia" in cui sperare!

Per potere così ridipingere e reinventare,

nuovi spazi, in cui riedificare,

la sterilità di un mondo, ormai scontato,

che impedisce ancora una volta agli uomini,

di poter già "volare"...